Château d’Yquem

 320,00 5.900,00

Giudizio Caravella Wines: 10/10
Denominazione: Chateau d’Yquem Sauternes Grand Cru
Tipologia: Bianco passito muffato dolce semi-aromatico
Vitigni: Sauvignon 20% , Semillon 80%
Alcool: 14%
Formato: 0.375 l – 0.750 – Magnum – 5 l
Temperatura di servizio: 9/12° C
Consumo ideale:
Abbinamenti: formaggi stagionati, dolci secchi e pasticceria, formaggi erborinati
Momento per degustarlo:

Peso N/A
Annata:

1989, 1990, 1991, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 2002, 2009

Formato:

0.375 l, 0,750 l, Magnum, 5 l

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Descrizione

Lo Château d’Yquem è un vino mitico.

Nasce negli antichi poderi dei marchesi di Lur Saluces, in una zona della regione di Sauternes che è impossibile non notare, per la sua posizione dominante. Come buona parte dei terreni nobili del bordolese al centro della proprietà, circondato da meravigliosi vigneti d’oro di Sémillion e Sauvignon, si erge il castello, costruito nel XV secolo con uno stile fascinoso a metà tra architettura rurale e severità feudale.

La proprietà è stata della famiglia Lur Saluces fino al 2004, anno in cui fu comprata  dalla multinazionale del lusso Louis Vuitton. Dei 118 ettari della proprietà 113 sono occupati dalle vigne. La particolare disposizione dei vigneti permette uno sviluppo prodigioso della muffa nobile, come in nessun’altra zona nel Sauternes. Quando nel 1855 in Francia si classificarono i vini in base alla loro qualità, l’Yquem non poté essere inserito tra i premier cru, cioè tra i migliori, semplicemente perché era una spanna sopra di questi. Si pensò allora, caso rarissimo per l’enologia francese, di classificarlo come premier cru superieur.

La particolarità di questo vino però non risiede solo nel microclima nel quale nasce: nel corso degli anni infatti si è curato molto l’aspetto della selezione delle piante di Sémillion e Sauvignon, che provengono tutte dalla proprietà. Inoltre la vendemmia, che si svolge in tardo periodo autunnale, viene eseguita con maniacale cura dagli operatori, che scelgono solo gli acini attaccati dalla muffa nobile, selezionandoli uno ad uno.

La muffa consumando l’acqua dell’acino permette la concentrazione delle sostanze soprattutto zuccherine, che saranno alla base della dolcezza squisita del vino. Sia la fermentazione, che può durare in modo naturale fino a sei mesi, che l’affinamento avvengono in barriques. Nella botte il vino riposa fino al quarto inverno dopo la vendemmia e poi finalmente vedrà la luce per l’imbottigliamento.